Risalgono al Paleolitico (periodo compreso tra 2,58 milioni e 10.000 anni fa) le tracce più antiche di frequentazione della grotta, costituita da un lungo corridoio da cui prende origine un braccio secondario che, dopo un breve tratto, si ricongiunge con il ramo principale. Le pareti della grotta sono un interessante esempio di arte parietale composto sia da pitture in rosso per lo più relative a impronte di mano in positivo sia da motivi incisi, tra cui è riconoscibile un profilo femminile.
Altre fasi di utilizzo sono documentate dal ritrovamento di frammenti di ceramica databili all’età del Bronzo e di ceramica di età peucezia (IV sec. a.C.) e dal deposito contenente resti altomedievali messo in evidenza all’esterno della grotta.